Il chemsex, letteralmente sesso chimico, è un fenomeno caratterizzato dall’assunzione di sostanze psicoattive, per potenziare l’esperienza sessuale, sia in termini di durata che di intensità emotiva.
È vero, da sempre l’uomo è stato ed è alla ricerca di sostanze psicoattive in grado di massimizzare il piacere e migliorare le prestazioni sessuali. Il chemsex, quindi, è caratterizzato dall’uso di varie o combinazioni di droghe ai fini sessuali.
I greci e i romani conoscevano diverse piante che venivano impiegate per i loro effetti sessualmente stimolanti. Gli uomini provavano di tutto per cercare di mantenere il proprio vigore sessuale. A tal proposito il poeta romano Marziale nel I secolo d.C. scriveva: “O Luperco, già da un po’ non ti si rizza più il membro e come un pazzo ti dai da fare per renderlo duro, ma né le rughette, né le cipolle afrodisiache, né la santoreggia lasciva ti giovano.
In questi ultimi decenni, la disponibilità di droghe d’abuso vecchie e nuove ha amplificato un problema in parte noto da secoli. Era già nota l’azione disinibente dell’alcol, il suo ruolo facilitatore a dosi non eccessive.
Le sostanze più comunemente utilizzate includono metanfetamine, GHB/GBL e mefedrone, che agiscono sul sistema nervoso centrale riducendo inibizioni, aumentando il desiderio sessuale e prolungando la resistenza fisica. Nata tra gli omosessuali maschi, la tendenza a usare sostanze chimiche illegali, potentemente eccitanti, si sta diffondendo anche tra gli eterosessuali.
Molti giovani e meno giovani, sembra, che si avvicinano alle droghe proprio perché ricoprono un ruolo farmacologico diretto alla momentanea risoluzione dei disagi sessuali. La dose di drugh è assunta proprio, perché svolge una funzione di temporaneo sollievo e di momentanea autocura.
Il consumo di droghe non è tanto finalizzato alla ricerca dello sballo, quanto per migliorare la prestazione sessuale. Si va alla ricerca dei dosaggi ottimali, per ottenere gli effetti desiderati. Infatti, solo con dosi psicoattive moderate si riescono a perseguire gli effetti desiderati. Con dosi eccessive si rischia di avere effetti controproducenti e indesiderati.
Infatti, l’inserimento sul mercato delle “nuove droghe” ha rinforzato maggiormente la tendenza attuale del successo prestazionale, della cultura del divertimento e del piacere. Le sostanze più comunemente utilizzate includono metanfetamine, GHB/GBL e mefedrone, che agiscono sul sistema nervoso centrale riducendo inibizioni, aumentando il desiderio sessuale e prolungando la resistenza fisica.
Tutte le sostanze in diversa misura contribuiscono a esaltare qualche aspetto della sessualità: disinibendo i comportamenti, sintonizzando la relazione tra i partners, potenziando l’immaginazione sessuale, incrementando la percezione e la sensazione di piacere.
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