Dissonanza cognitiva

Apr 11, 2017

Dissonanza cognitiva

Dissonanza cognitiva, in tanti almeno una volta abbiamo provato questa particolare sensazione,

La dissonanza cognitiva viene descritta magnificamente dalla favola “La volpe e l’uva”. In questa favola Esopo descrive una volpe che non riuscendo a saltare abbastanza per prendere l’uva va via dicendo, che alla fine non ne valeva la pena perché era acerba. Quindi anche se l’avesse raggiunta e mangiata non gli avrebbe dato soddisfazione, per questo ha fatto bene a darle le spalle.

La dissonanza cognitiva è uno stato di tensione che si verifica ogni volta che un individuo possiede contemporaneamente due cognizioni (idee, credenze, atteggiamenti, opinioni) che sono psicologicamente incoerenti tra di loro. Poiché vivere in uno stato di del genere non è affatto piacevole, le persone sono motivate a ridurla.

Analogamente a quanto accade quando si avverte lo stimolo della fame, della sete o si prova un impellente desiderio sessuale. Sostenere due idee che si trovano in contraddizione significa rasentare i limiti dell’assurdo e questo non è tollerabile. Quindi l’essere umano è portato a ridurre la dissonanza cognitiva, modificando una delle due cognizioni o, entrambe. In modo da renderle più compatibili l’una con l’altra oppure aggiungendo nuove cognizioni per colmare il divario esistente fra le due.

La dissonanza cognitiva, in altri termini, si fonda, essenzialmente su un bisogno ritenuto basilare per l’individuo. La necessità di sperimentare e di sentirsi coerenti nel proprio modo di pensare e di agire. Quell’uva sembrava abbastanza matura e succosa, ma siccome non sono riuscita a prenderla, per non sentirmi un’incapace, mi convinco che è acerba.

La teoria della dissonanza cognitiva si sviluppa negli anni 50. Partenendo dal presupposto che l’individuo, inteso come essere coerente, autonomo e razionale, tenda a ricercare l’equilibrio nel suo sistema di rappresentazioni cognitive e tra questi e i propri comportamenti. Questo meccanismo spiega il perché una volta che si assume una decisione, gli esseri umani, cerchino tutte le prove, che sostengono le proprie scelte ed evitino tutto ciò che potrebbe non sostenerle.

La dissonanza cognitiva, per concludere, nasce perché esiste un bisogno umano generale e fondamentale, il bisogno di sentire una forte coerenza mentale, un’armonia e una sintonia fra ciò che si è e si dice di essere. Un bisogno che è contemporaneamente sia di tipo cognitivo che emotivo. Nel momento in cui un individuo percepisce un’incompatibilità tra il suo modo di pensare e il suo comportamento si manifesta il fenomeno della dissonanza cognitiva.

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