La creatività

Ago 11, 2025

Chiamiamo creatività quello stile di pensiero speciale che produce idee e concetti nuovi, invenzioni e scoperte che è tipico degli esseri umani e che si applica ai campi più differenti del sapere umano.

Siamo soliti pensare che il pensiero creativo appartenga solo al mondo dell’arte e che è sia solo una questione di talento. È importante sottolineare, che la creatività non riguarda solo l’arte, ma interessa la letteratura, la matematica, la fisica, la medicina, la poesia, il design, la cucina, la danza e via dicendo. La creatività è tutto e copre qualsiasi cosa, qualsiasi sapere. Senza la creatività saremmo fermi a quando eravamo nudi a spulciarci, aspettando che qualche belva ci sbranasse.

La creatività, secondo la definizione accreditata dalla comunità scientifica, riguarda qualsiasi realizzazione che sia nuova e appropriata, cioè utile. Per fare qualcosa di creativo il nuovo non basta, ma c’è bisogno di qualcosa di utile e di efficace. La creatività è considerare gli oggetti che già esistono in modo da immaginare, che abbiano utilizzi nuovi.

Il pensiero creativo collega tra loro elementi che già esistono, ma che sono slegati, distanti, in una combinazione nuova e appropriata. In breve, da una parte abbiamo la farina, dall’altra la mozzarella, il basilico, il fuoco, il pomodoro, è la combinazione nuova di questi elementi, che produce qualcosa di innovativo e utile come la pizza margherita.

Più elementi conosciamo, più la nostra mente è aperta e curiosa. Dobbiamo valorizzare la creatività, perché può migliorare la vita di tutti. Vedere la realtà non per come si presenta, nella maniera più abituale, ma conoscere le regole per decostruirla.

Gli ostacoli che la vita ci pone continuamente davanti ci chiedono miglioramenti e soluzioni creative. Il futuro sta sfidando la nostra creatività specie in tempi come questi, il cambiamento climatico, le diseguaglianze, le sfide della medicina e via dicendo. Dobbiamo rispettare la creatività, perché può migliorare la vita di tutti noi.

A livello storico lo sviluppo della matematica è sempre derivato da esigenze concrete. Pensiamo agli antichi egizi, che hanno imparato le basi della geometria per necessità, visto che ogni volta che il Nilo esondava, avevano la necessità di ridisegnare i confini. Oppure pensiamo al 1600 quando Pascal introdusse la teoria del calcolo della probabilità per risolvere i problemi legati al gioco d’azzardo.

Oggi il pensiero creativo suscita molto più interesse rispetto al passato. Quasi tutte le migliori aziende tendono a presentarsi al pubblico come un’azienda creativa. A parole un grandissimo numero di persone finge di riconoscere l’importanza cruciale della creatività, ma in pratica questo trova poco riscontro, le si dà poco spazio.

La creatività costituisce la maggiore speranza. La creatività è preliminare all’innovazione, che poi cambia le cose nel concreto. Il sistema scolastico fa ancora molto poco, per insegnare a pensare creativamente. Il futuro ha bisogno di modi migliori di pensare e che per questo sarà necessario la creatività.

Per concludere vorrei riportare quanto affermava Plutarco: I giovani non sono vasi da riempire ma fiaccole da accendere.

Gentile visitatore/visitatrice, se desidera avere maggiori informazioni o chiedere un supporto, può chiamare al 347.0716419, o cliccare su contatti. Ricevo su appuntamento a Ciampino, via Alessandro Guidoni, Roma, zona Castro Pretorio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dove Siamo

Ciampino

Roma