Abuso sessuale e vergogna
Chi subisce un abuso sessuale può sviluppare forti reazioni di vergogna, anche se non ha nessuna colpa o fatto niente di male.
Le reazioni psicologiche di vergogna possono essere molto simili, a prescindere dall’età della vittima, bambino, bambina, adolescente, donna.
Chi è vittima di un abuso sessuale vive una condizione psicologica molto simile alla vergogna che attanaglia il sopravvissuto (come è stato nel caso degli ebrei sopravvissuti ai campi di concentramento).
La vergogna che si genera, dopo aver subito un abuso sessuale, porta la vittima alla convinzione che i fatti sarebbero potuto andare diversamente, se non si fosse trovata in quel posto o, se solo avesse ascoltato le raccomandazioni di genitori e amici (me la sono cercata).
Questi pensieri, generati da molteplici ipotesi, richiama nelle persone abusate la loro condizione di complicità oggettiva. Pur trattandosi, in alcuni casi, di una complicità involontaria, essa suscita in loro un’accentuazione della vergogna, connessa con la convinzione della loro incompetenza, della loro inesperienza o della loro superficialità. In una tale situazione, la vergogna non fa altro che peggiorare ciò che già è pesante: l’abuso.
L’abuso sessuale viene vissuto come un’offesa profonda e irreparabile del proprio Sé: come se questa esperienza avesse mandato in frantumi la persona e ne avesse deturpato e rovinato per sempre l’immagine.
Per quanto riguarda il trattamento, è evidente che non è possibile definire in modo esclusivo l’approccio psicoterapeutico ottimale per chi è stato vittima di una abuso sessuale.
Quello che è importante in questo tipo di problematica è la flessibilità oltreal fatto di istaurare una buona alleanza terapeutica con la persona: il terapeuta deve essere pronto a integrare fra loro i possibili metodi di cura avendo come punto di riferimento la complessità dell'individuo.
La stragrande maggioranza degli approcci psicoterapeutici si fonda sull’utilizzo della parola, partendo dal presupposto che raccontarsi, esprimere i propri vissuti emotivi e la rielaborazione delle esperienze provate siano curative e capaci di produrre un cambiamento positivo.
Anche l’uso dell’ipnosi è in grado di aumentare significativamente l’efficacia di una terapia. Nell’ipnosi lo psicoterapeuta suggerisce al paziente dei cambiamenti nelle sensazioni, nelle percezioni, nei pensieri o nel comportamento.
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