Il sonno

Nov 15, 2016

Il sonno

Il sonno è di fondamentale importanza per l’essere umano come per tanti altri esseri viventi. Infatti si è calcolato che esso occupa circa un terzo della nostra vita.

Perché il nostro cervello possa svolgere le funzioni che consentono a una persona di essere in una condizione di benessere c’è bisogno di dormire.

Non c’è una definizione unica di sonno, anche se qualsiasi persona è in grado di capire se qualcuno sta dormendo o è sveglio. La definizione che meglio lo definisce è la seguente: il sonno è uno stato caratterizzato da una ridotta reattività agli stimoli ambientali, il che comporta la sospensione dell’attività relazionale e modificazioni della coscienza. Esso si instaura spontaneamente e periodicamente, si autolimita nel tempo ed è reversibile. Di solito chi dorme mostra una relativa “disattenzione” per ciò che lo circonda ed è più o meno immobile.

Il sonno, all’opposto di quello che si pensa, non è un fenomeno passivo, omogeneo e statico, ma è un processo dinamico, eterogeneo e attivo.

Dal punto di vista comportamentale e neurofisiologico è distinto in due fasi principali: il Non REM privo di movimenti oculari rapidi, e il REM, detto anche paradossale, perché caratterizzato da un’intensa attività elettrica cerebrale simile alla veglia e da una completa paralisi della motricità.

I tracciati elettroencefalografici registrati in soggetti adulti normali durante il sonno mostrano che la fase Non REM e la fase REM si alternano in maniera ciclica, quattro o cinque volte.

Inoltre, man mano che i cicli si susseguono la porzione di tempo passata nello stadio REM aumenta sempre più, mentre il non-REM si fa sempre meno profondo.

Pertanto l’attività onirica, inizialmente marginale, diventa preponderante col passare del tempo, fino al risveglio. Gli ultimi cicli REM sono anche quelli in cui i movimenti oculari sono più intensi.

Inoltre, le ricerche hanno evidenziato che il REM è fondamentale per potenziare i processi di memoria e per riorganizzare le informazioni e le esperienze acquisite nel corso della giornata.

L’aspetto più studiato del sonno REM è la produzione di sogni con tutte le sue manifestazioni affettivo-emotive (Fase REM e sogno).

La fase non Rem è composto da 4 stadi ciascuno caratterizzato da una diversa attività cerebrale e da una diversa profondità del sonno stesso.

La prima fase, addormentamento, è quella che facilita il passaggio dallo stato di veglia a quella del sonno. E’ caratterizzata da improvvise contrazioni muscolari, balzi o scatti che, sebbene possono svegliare, dimostrano l’avvenuta distensione muscolare. In questa prima fase del sonno la persona può essere svegliata facilmente.

La seconda fase, sonno leggero, da inizio al sonno vero e proprio, ma ancora superficiale, in quanto basta un leggero stimolo sensoriale per interromperlo. La frequenza cardiaca rallenta, la temperatura corporea diminuisce e vi è una maggiore diminuzione del tono muscolare.

La terza fase, sonno profondo, è caratterizzata da un rilassamento completo dei muscoli. La respirazione diventa via via più lenta e profonda e rallenta anche l’attività del cervello. Infatti, le onde cerebrali, mostrate dall’elettroencefalogramma, diventano più regolari e più ampie, rispetto allo stato di veglia nel quale sono normalmente più frequenti e irregolari per via dei processi mentali.

La quarta fase, sonno molto profondo, i fenomeni rilevati nella terza fase si accentuano. La stimolazione sensoriale non riesce a svegliare il dormiente, a meno che essa non sia sufficientemente forte da superare la sua soglia di addormentamento.

La qualità del sonno e la capacità dell’organismo di rigenerarsi è connessa alle fasi 3 e 4 e alla fase REM. Infatti, soggetti deprivati di tali fasi, tenderebbero a recuperarle in momenti successivi di sonno.

Il sonno REM, caratterizzato da rapidi movimenti oculari, come se si stesse guardando la scena di un film, si ripete ogni novanta minuti circa. Con il procedere della notte diventa sempre più lungo.

Durante questa fase vengono osservati diversi fenomeni, tra i quali la perdita del tono muscolare, modificazioni degli organi genitali, per esempio nel maschio si verificano delle erezioni. La temperatura corporea scende, mentre aumentano la frequenza cardiaca, respiratoria e la pressione arteriosa.

Inoltre, le ricerche hanno evidenziato che, la fase REM del sonno è fondamentale per potenziare i processi di memoria e per riorganizzare le informazioni e le esperienze acquisite nel corso della giornata. L’aspetto più studiato del sonno REM è la produzione di sogni con tutte le sue manifestazioni affettivo-emotive.

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