Bossing

Apr 4, 2014

Bossing

Quando il mobbing è pianificato

Il bossing è una vera e propria strategia aziendale indirizzata ad annullare uno o più dipendenti. Perché divenuti scomodi, e costringerli al licenziamento, senza aver nessun problema di tipo sindacale.

Le vittime del bossing sono soggetti deboli, come i disabili, oppure donne. Ma anche lavoratori con eccessiva personalità o troppo zelo, o con un’anzianità che è diventata troppo gravosa da un punto di vista stipendiale.

Il bossing può essere esercitato in vari modi: si può isolare la persona mettendolo in uffici vuoti, o in sedi distaccate e di poca importanza o in disuso. Oppure, si sceglie di togliere il saluto al lavoratore, interrompendo qualsiasi tipo di comunicazione, anche, le informazioni necessarie al lavoro da svolgere.

L’azienda può agire criticando l’operato del lavoratore. Tutto quello che è fatto è disapprovato. Sono ridotte le responsabilità lavorative, e dati compiti chiaramente inferiori alle sue possibilità. Gli si riduce il lavoro da eseguire o vengono imposti al soggetto obiettivi difficili da raggiungere.

Spesso non c’è neanche bisogno di avvalersi di questi mezzi per mettere alle corde il dipendente e costringerlo alle dimissioni, è sufficiente privare il lavoratore dei suoi privilegi come la macchina aziendale, il telefonino, la postazione di lavoro attrezzata e accogliente. Altre volte anche una semplice e banale disattenzioe, può essere pretesto per essere umiliato.

Per un supporto psicologico e per valutare e quantificare le problematiche psicologiche-cliniche che insorgono in seguito a fatti illeciti puoi chiamare al 3470716419, o cliccare su contatti. Ricevo a Ciampino, via Alessandro Guidoni, Roma, zona Castro Pretorio.

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