La Dipendenza Patologica da Internet, Internet Addiction Disorder (IAD) rientra tra le “dipendenze comportamentali” ed è caratterizzata da una forte e perseverante voglia di connettersi al web.
Inizialmente l’essere connessi non era come oggi, nel senso che non si aveva una connessione costante. Oggi stiamo assistendo a un cambiamento epocale, che in qualche modo ha cambiato il nostro rapporto con il mondo reale. Il fantomatico suono 56K, che ci dava quel senso di attesa per poter entrare nel mondo virtuale non c’è più. La connessione è costante.
La velocità di sviluppo delle tecnologie, a cui abbiamo assistito negli ultimi decenni, ha portato una serie di cambiamenti nella modalità con cui le persone comunicano, interagiscono tra di loro e socializzano. E’ aumentato il numero delle persone collegate e continua ad aumentare. Altro aspetto importante è che la connessione a internet non è più un fenomeno saltuario, ma permanente. Dispositivi mobili e Wi-Fi ci permettono di essere sempre collegati.
Se le nuove tecnologie, quindi, possono rappresentare un’opportunità unica di incontro, vicinanza ed esplorazione. Nello stesso tempo, se non adeguatamente utilizzate possono dare origine a comportamenti di dipendenza al pari di alcol e altre sostanze.
Internet, in alcuni soggetti, può catalizzare un disagio già esistente, acuirlo, o renderlo visibile per la prima volta. Si possono così innescare meccanismi patologici che condizionano fortemente le relazioni sociali, la situazione finanziaria e la salute mentale delle persone coinvolte.
Dipendere da Internet significa utilizzare il web in maniera esclusivo e totalizzante, tanto da non poterne fare a meno. Il dipendente da Internet utilizza il computer come la soluzione a problemi spesso seri, che vengono “aggirati” ma non risolti.
La dipendenza da internet è in realtà un termine generico, perché racchiude una moltitudine di comportamenti problematici, nel senso che può manifestarsi sotto diverse forme:
– lo shopping compulsivo online;
– il gioco d’azzardo online (online gambling);
– la chat dipendenza;
– l’information overloading: la ricerca compulsiva di informazioni on-line.
– il cybersex: un uso improprio di siti che riguardano sesso virtuale e pornografia.
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