Adolescenza apprendimento e scuola

Lug 23, 2025

Ho voluto intitolare questa pagina “Adolescenza, apprendimento e scuola“, perché nell’apprendimento intervengono anche le emozioni. In questa fase della vita, le emozioni e le situazioni sono vissute in modo più intenso e amplificate rispetto ad altri momenti della vita.

Questo spiega, perché soprattutto, durante questa fase della vita possono verificarsi delle crisi scolastiche. Inoltre, è importante sottolineare l’importanza del ruolo della scuola, nell’affrontare e gestire i disagi giovanili. In breve, l’apprendimento non è solo una questione che ha a che fare con le abilità cognitive, ma dipende anche da componenti emotive e motivazionali.

Essere adolescente oggi è molto più complicato rispetto al passato. Anche il ruolo che ha la scuola è molto più complesso rispetto a qualche decennio fa. La scuola non rappresenta più solo il luogo dominato dal sistema cognitivo e del sapere, quanto piuttosto l’ambito nel quale esprimere aspetti del proprio ruolo affettivo.

Lo sviluppo di nuove capacità cognitive consente all’adolescente di elaborare inediti e personali pensieri e di muoversi nel mondo, alla ricerca di prove e ambiti di sperimentazione del Sé nascente.

L’ambiente scolastico rappresenta il luogo privilegiato dove fare esperienza di sé, delle proprie capacità relazionali e cognitive. La scuola rappresenta, ormai, il luogo dove qualsiasi adolescente affronta i primi successi e insuccessi del proprio ruolo sociale.

Molto spesso i segnali di disagio degli adolescenti si manifestano a scuola, che funziona simultaneamente da contenitore e amplificatore delle difficoltà che i ragazzi incontrano sulla strada della crescita. Le aule scolastiche sono diventate lo scenario dell’informalità, luogo di socializzazione nel quale mettere in scena i propri disagi e i propri conflitti evolutivi. In breve, la scuola rappresenta il contesto dove il ragazzo o la ragazza esprimere il proprio disagio evolutivo anche attraverso il ritiro scolastico e sociale.

I ragazzi oggi fanno il loro ingresso in aula indossando principalmente i panni dell’adolescente piuttosto, che quelli dello studente. Per questo non si sottomettono all’istituzione scolastica, ma la interpretano come un ambiente significativo in cui poter dare libera espressione al sé nascente.

L’apprendimento porta ad ampliare le proprie conoscenze e aumentare la comprensione. Imparare, apprendere, acquisire sapere e conoscenza significa crescere, diventare grandi, uscire dalla condizione di dipendenza infantile dagli adulti “che sanno tutto” e costruire una personale visione di sé e del mondo.

Nell’epoca della famiglia affettiva e di internet se è vero che la scuola ha perso il proprio significato simbolico e il ruolo del docente non è più valorizzato secondo i canoni precedenti, questo non significa che l’esperienza scolastica sia meno rilevante per le nuove generazioni rispetto al passato.

Oggi essere il titolare di una cattedra, a scuola come all’università, non dà più lo stesso prestigio di qualche decennio fa. Il prestigio, la stima e il rispetto dei propri studenti sono tutte cose, che l’insegnate deve guadagnarsi giorno dopo giorno.

L’insegnante se vuole essere un valido sostegno per i suoi allievi deve affinare le proprie capacità empatiche e relazionali. Solo in questo modo può guadagnarsi autorevolezza, ascolto, stima e fiducia da parte dei suoi alunni.

Gentile visitatore/visitatrice, se desidera avere maggiori informazioni o chiedere un supporto, può chiamare al 347.0716419, o cliccare su contatti. Ricevo su appuntamento a Ciampino, via Alessandro Guidoni, Roma, zona Castro Pretorio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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