Dipendenza dal rischio estremo

Gen 1, 2022

Dipendenza dal rischio estremo

In questo articolo brevemente cercherò di descrivere la dipendenza dal rischio e le sue caratteristiche principali. Inizierò col fare notare che chi è sempre alla ricerca del “rischio estremo” può nascondere una dipendenza patologica. Infatti, la ricerca
libera e continua di eventi pericolosi capaci di suscitare forti emozioni, può trasformarsi in una dipendenza comportamentale patologica

Sono tanti i modi per mettersi in situazioni estreme o rischiose. Per esempio, si possono praticare sport estremi, si può giocare in borsa, o giocare d’azzardo. Si può rubare, danneggiare la proprietà altrui, assumere sostanze pericolose, avere una guida non proprio prudente, per non dire spericolata, comportarsi in modo futile con l’unico scopo di mettere in pericolo se stessi.

Alcuni autori hanno evidenziato come la ricerca del rischio tende a variare nel corso degli anni. Infatti, varia molto ed è diversa a seconda della fase del ciclo di vita che si attraversa.

Nell’adolescenza la ricerca del rischio rappresenta un aspetto essenziale dello sviluppo psicosociale, infatti, molte condotte rischiose, nell’adolescente, sono transitorie e quindi vanno ricondotte più a uno sviluppo normale che patologico. In breve, nell’adolescenza il rischio ha più un ruolo evolutivo nel senso di crescita.

Quindi, la ricerca del rischio è molto frequente fra gli adolescenti, ma con gli anni va diminuendo, fino ad annullarsi in età adulta. Quando la propensione a mettersi in situazioni rischiose non si annulla e permane anche in età adulta, quasi sempre è un segnale di un disagio psicologico.

Non sempre è semplice trovare una linea di demarcazione tra il rischio inteso, come ricerca di esperienze e la pura coazione di comportamenti più o meno sempre simili, che hanno il solo fine di raggiungere elevati stati di eccitazione e piacere.

I rischi possono definirsi estremi quando diventano continui, tanto da caratterizzare lo stile di vita di un individuo. In questo modo si mettono a rischio averi, e la vita stessa della persona. Ma soprattutto quando il divertimento e la piacevole esperienza del rischio si trasforma in un modalità che assorbe tutte le attività della persona. In questo modo si trova un rifugio per allontanarsi dalla realtà quotidiana e dalle emozioni che non si tollerano.

Nel ricercare una situazione rischiosa, la persona, si sperimenta in modo diverso, e legge tale ristrutturazione del sé come più positiva e più funzionale.

Questa ristrutturazione è solo apparentemente benevole e protettiva. In realtà la ricerca del rischio diventa l’attività più importante nella vita della persona, dominando pensieri, sentimenti e azioni.

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