Le compulsioni altro non sono che dei rituali e possono essere sia mentali o comportamentali. Queste ultime consistono nel mettere in atto azioni o comportamenti osservabili. Viceversa, le compulsioni mentali non sono comportamenti osservabili e consistono per esempio, nel pregare, contare o cose del genere, che le persone sono obbligate a fare per contrastare un’ossessione, ma il sollievo purtroppo è solo momentaneo.
Come dicevo, solitamente si utilizzano rituali come pregare, recitare mentalmente parole o frasi scaramantiche o contare rispettando certe regole e per un numero definito di volte.
Ma perché una persona è costretta a utilizzare questi rituali. La risposta è semplice: le ossessioni generano ansia, paura, angoscia e la persona non potendo sopportare a lungo queste emozioni così spiacevoli è costretta a fare qualsiasi cosa riesca a farla stare meglio.
Riassumendo, i rituali mentali hanno la funzione di prevenire o ridurre il disagio o di evitare alcuni avvenimenti o situazioni temute. Questo è il solo modo, che l’individuo ha per sentirsi meglio. Anche se nei momenti di maggiore calma è consapevole dell’irrazionalità dei suoi timori e di quello che fa per tenerli a bada.
Altro aspetto importante delle compulsioni mentali è, che per essere efficaci devono essere sempre portati a compimento. Non deve esserci nessuna interferenza. Quindi, se per qualche motivo la persona salta qualche passaggio, tutta la sequenza deve essere riprodotta da capo.
La compulsione viene rinforzata dal suo effetto, la riduzione dell’ansia, che purtroppo però è solo e sempre a breve termine.
In un certo senso tra l’ossessione e la compulsione mentale viene a formarsi un circolo vizioso. Il terapeuta strategico parte dall’assunto che l’interazione tra un problema e le sue tentate soluzioni costituisce un ciclo che si autoalimenta, è che il problema sia mantenuto proprio da quello che si fa per risolverlo.
La terapia psicologica ha lo scopo di bloccare questi rinforzi e consentire alla persona di risanarsi da solo. Rimanere fedeli alle proprie tentate soluzioni sembra l’unica cosa ragionevole da fare. Aiutare a superare o affrontare le ossessioni in modo che i loro consueti sforzi possano essere indirizzati diversamente. Il terapeuta strategico porta il suo cliente ad allontanarsi da ciò che è logico e istintivo fare, in una situazione dove è comprensibilmente spaventato.
Gentile visitatrice visitatore, se desidera avere maggiore informazione su come vincere l’ansia, può chiamare al 3470716419 o, cliccare su contatti. Ricevo su appuntamento a Ciampino, via Alessandro Guidoni, Roma, zona Castro Pretorio.