In questo articolo descrivo la schiava di amore (Horigkeit). È una donna, che vive solo in funzione di quei momenti di estatica fusione, dove il potente fallo dell’uomo le conferma i contorni del suo sé femminile. L’amore per il partner è l’essenza della vita. Senza l’amante non è nulla.
Nella sua vita gli unici momenti importanti sono quelli in cui è avvinghiata nell’aura fallica dell’amante. Con il pene dentro o potenzialmente si sente completa, intera, buona, piena di vita.
Quando l’amante è assente, diventa molto critica verso sé stessa, non si piace. Si percepisce brutta e grassa. Non sa cosa indossare, il suo taglio di capelli è banale e senza forma.
Le giornate scorrono nell’attesa di ricongiungersi con il suo grande uomo, che solo in tarda serata, probabilmente passerà un po’ del suo tempo con lei.
La schiava di amore, quando è separata dall’amante, ha la sensazione di non esistere, di abitare un mondo privo di senso, quindi sprofonda in una grande angoscia. Senza il suo grande uomo le terribili ansie, la depressione, la follia, che ella tiene continuamente sotto controllo, minacciano di diventare coscienti.
Per sfuggire a questa angoscia, si agita correndo di qua e di là, ma senza nessuna meta, se non quella di aspettarlo e pensare a lui e tenersi pronta per il ricongiungimento. Prima o poi, la magica unione ci sarà e lei riacquisterà il suo valore, il benessere e la vita.
Non è raro, che dopo i primi giorni, settimane o mesi di entusiasmo, l’uomo inizia a mostrare poco interesse sessuale, si sente annoiato, distante e poco attento. Infatti, i rapporti sessuali diventino sempre meno centrali nella relazione, fino a diventare praticamente inesistenti o diventare uno strumento di umiliazione per la donna.
La forte attrazione sessuale ha un ruolo fondamentale nelle prime fasi della soggezione sessuale femminile, ma questo non è dovuto alla capacità dell’amante di procurarle il piacere erotico, piuttosto alla sua capacità di creare una situazione di dipendenza e dominio.
Più l’uomo si rifiuta, si sottrae, più manifesta distacco, più acquista valore. Quanto più la trascura o minaccia di lasciarla, tanto più la donna si sottomette al suo potere. Quanto più è forte il senso di perdita e di disperazione della donna, tanto più coinvolgente è il ricongiungimento. La donna si lascia ridurre a uno stato di umiliazione, di disperazione e di panico per poter poi essere resuscitata a uno stato di estasi sessuale. Concedendo o negando il proprio pene, l’uomo attiva e agevola tali cicli di castrazione e restituzione, abbandono e mistico ricongiungimento, morte e resurrezione.
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