Vincere l’ansia
Vuoi sapere come si può vincere l’ansia? In questo breve articolo troverai alcuni concetti fondamentali sull’ansia, che aiuteranno a gestirla meglio.
Se sei una persona che soffre d’ansia o di attacchi di panico, avrai sicuramente cercato in qualche modo, di uscirne da solo. Ma ti sarai anche accorto, che malgrado il tuo desiderio e lo sforzo, l’ansia e gli attacchi di panico non sono cessati. Forse in alcuni casi sono anche peggiorati.
Qui cercherò, brevemente di spiegare il perché persiste un disturbo d’ansia o di un attacco di panico, e cosa bisogna fare per superarla.
Quando abbiamo un problema è normale che cerchiamo la soluzione. Infatti, mettiamo in atto una serie di comportamenti per rimuoverlo. Può accadere che non sempre si riesce a risolverlo (tentate soluzioni). Il più delle volte sono proprio questi comportamenti, le strategie che si mettono in campo, che invece di eliminarlo lo alimentano e fanno soffrire.
Chi è affetto da una fobia, solitamente, pensa che evitare le situazioni che teme o, bloccare i propri pensieri sia la soluzione migliore per risolvere il suo problema. Altra tentata soluzione è quella di chiedere rassicurazioni e protezione a parenti e amici.
Questi comportamenti, purtroppo, se nell’immediato danno l’illusione di ridurre e tenere sotto controllo l’ansia, la paura, in seguito l’amplificano. Evitare una situazione che spaventa, in un primo momento illude di aver evitato il rischio, ma attesta solo l’incapacità di gestire quella situazione, quindi ne rafforza e aumenta la pericolosità.
Anche la richiesta di protezione e di aiuto dagli altri, se in un primo momento mi fa sentire al sicuro, protetto dal pericolo, in seguito conferma e rafforza la sensazione di non essere capace di fronteggiare da solo quella condizione. Anche qui si innesca una reazione a catena che porta a perdere fiducia nelle proprie risorse.
Altro comportamento disfunzionale che mette in atto una persona che soffre d’ansia, è di sforzarsi di controllare volontariamente le proprie attivazioni fisiologiche spontanee, senza sapere che così facendo non fa che alterarle in modo peggiorativo.
Più cerco di controllare il battito cardiaco, più questo aumenta. Quando cerchiamo di regolarizzare la respirazione, senza saperlo ne alteriamo il ritmo. Più cerco di controllare il senso di equilibrio, più mi sento instabile.
Nel tentativo di mantenere il controllo lo perdiamo e creiamo, esattamente, ciò che ci spaventa. La reiterazione di questo circolo vizioso conduce ad una profonda perdita di fiducia nella propria capacità di gestire le reazioni psicofisiologiche.
L’essere umano è solito risolvere i problemi emotivi con la stessa logica che applica per altri tipi di problemi: ad esempio, d’inverno più fa freddo più mi copro, d’estate più fa caldo più mi scopro. Quando si è di fronte a un problema emotivo, come attacchi di panico, depressione, compulsioni, disturbi sessuali, insonnia, e via dicendo, il ricorso al più di prima, a fare di più, diventa proprio il problema.
Oscar Wilde diceva: “Con le migliori intenzioni si producono i peggiori effetti” ed è proprio quello che si verifica in tanti disturbi psichici e comportamentali che tormentano l’essere umano.
È importante per una persona che soffre di un disturbo d’ansia intraprenda una terapia psicologica.
Gentile lettore/lettrice se sei interessato ad avere maggiori informazioni o chiedere un supporto su questa problematica può chiamare al 3470716419 o, cliccare su contatti. Ricevo su appuntamento a Ciampino, via Alessandro Guidoni, Roma zona Castro Pretorio.