Anoressia e cura
Anoressia e cura: l’anoressia è considerata un problema particolarmente grave a causa della denutrizione e della minaccia di morte. E’ molto difficile da curare. Il trattamento d’elezione è sicuramente la psicoterapia familiare.
Ciò che rende questo disturbo dell’alimentazione preoccupante è la determinazione del soggetto a non mangiare fino al punto di rischiare la propria salute o addirittura la vita. Per di più, il soggetto anoressico, oltre a rifiutare di riconoscere che c’è qualcosa di sbagliato nel suo modo di nutrirsi, si vede sempre molto grassa.
Nella prima fase dell’anoressia i sacrifici dovuti alle diete alimentari vengono elogiate e apprezzate da coloro che gli stanno vicino. Questo dà molta soddisfazione, soprattutto se il disagio e la sofferenza di partenza erano elevati.
Nella seconda fase dell’anoressia, terminato lo stato di benessere dovuto alla perdita di peso, la mente viene invasa da pensieri ossessivi riguardati il cibo. Nasce così la paura di ingrassare e perdere il controllo, e in effetti il rischio di abbuffate esiste. In questa fase i rituali ossessivi aumentano. L’umore diviene depresso, irritabile, ansioso.
L’anoressia, nell’ultima fase, è caratterizzata dalla mancanza di concentrazione, di memoria, e di giudizio critico. In questa fase studiare e lavorare diventa estremamente faticoso, ma diventa sempre difficile, anche, ogni tentativo di convincerli a un trattamento. Quasi mai chi soffre di anoressia si lamenta del suo problema, chi lo sente un problema generalmente sono i genitori o un parente stretto.
Il trattamento
Prima si interviene meglio è. L’intervento tempestivo è positivamente correlato a una maggiore probabilità di guarigione (Austin, 2020), aiuta a evitare il peggioramento delle condizioni psicopatologiche e riduce la sofferenza degli attori coinvolti (ragazzo/a, familiari, amici, etc).
Spesso i genitori preoccupati, impauriti, spaventati da un disagio che colpisce il corpo fino a portarlo alla morte, giorno dopo giorno, intensificano il loro controllo sulla figlia/o, ma questo non fa altro che mantenere il problema se non peggiorarlo. Il trattamento dell’anoressia dovrebbe cominciare proprio da questi tentativi di risolvere il problema (tentata soluzione). E’ proprio la cessazione di questi tentativi che può portare a un cambiamento positivo nella vita dell’anoressica.
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