Elaborazione del lutto

Apr 18, 2016

Elaborazione del lutto

L’elaborazione del lutto. La morte di una persona che abbiamo amato, è una delle forme di dolore più intense che si possano provare nella vita.

Tutti abbiamo pianto la morte di qualcuno, purtroppo è un aspetto dell’esistenza che accomuna tutti noi e che siamo destinati ad affrontare.

Ogni lutto ha il suo tempo di guarigione, che varia da persona a persona. Infatti, questa elaborazione non sempre avviene senza difficoltà o intoppi (lutto complicato). In alcuni casi di lutti difficili, possono strutturarsi dei veri e propri disturbi psicologici strutturati.

Il dolore per la perdita porta a mettere in atto una serie di comportamenti disfunzionali (tentate soluzioni), per evitare le forti sensazioni di dolore. Sono proprio questi comportamenti, che invece di facilitare una sana elaborazione, arrivano a complicare e a bloccare il processo di guarigione.

La morte è un evento critico che non interessa solo il singolo, ma anche tutta la famiglia. L’elaborazione del lutto anche a livello famigliare non avviene in maniera automatica e senza rischi. Infatti, la perdita di un membro comporta una serie di aggiustamenti all’interno del sistema famiglia, per sostituire il ruolo che era stato del caro defunto.

L’elaborazione del lutto è strettamente legato al tipo di comunicazione interna alla famiglia. Se la comunicazione è funzionale e la divisione dei ruoli è sufficientemente flessibile, allora la famiglia sarà in grado di far fronte e superare l’evento critico.

Se invece la comunicazione è disfunzionale e i ruoli sono rigidi, la famiglia rischia il collasso. La comunicazione è importante per garantire l’efficacia del passaggio di informazioni, ma anche per garantire la possibilità di condividere i propri sentimenti.

Un elemento che può contribuire a complicare il quadro famigliare è dato dal fatto che i diversi membri della famiglia elaborino il lutto con tempi e modi diversi e questo può dar luogo a fraintendimenti. Può accadere, che si entri in una sorta di competizione per stabilire chi ha il diritto di essere il soggetto più colpito dal dolore: l’esempio classico è tra la suocera che ha perso il figlio e la moglie che ha perso il marito.

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