La psicoterapia di coppia, come si intuisce, sta a indicare un tipo di trattamento che prevede la presenza di entrambi i membri della coppia. Ci sono comunque molte variazioni: alcuni psicoterapisti tengono sedute separate con ciascuno dei due coniugi. Altri preferiscono avere in terapia solo con uno dei coniugi e vedono solo di rado l’altro. Oppure, vedono uno solo dei due coniugi e inviano l’altro a un collega.
La psicoterapia di coppia è indicata per svariati motivi. Questi motivi possono spaziare dalle “piccole incomprensioni”, a conflitti relazionali profondi, a problematiche legate al sesso di uno o di entrambi i partner, oppure a coppie in cui uno dei figli manifesti una determinata problematica o disagio.
Quello che va sottolineato è che non esiste la coppia modello o la coppia perfetta, poiché i passaggi e le “crisi” sono momenti fisiologici del sistema necessari per la crescita di un rapporto (Andolfi, 1988).
Le coppie devono essere considerate nella loro unicità dovuta al proprio stile e alla propria personalità. Quindi ogni coppia e ogni loro esperienza è una realtà a sé e diversa da tutte le altre.
Le aspettative eccessive
Ogni partner si crea un’idea di quello che dovrebbe essere la coppia, creandosi una aspettativa ideale. I problemi della coppia il più delle volte nascono proprio da queste aspettative eccessivamente utopistiche, e si aspetta che il compagno/a si adegui. In realtà queste idee utopistiche non sono necessarie alla coppia, ma solo al partner che le crea, il quale vive nella speranza di incontrare la persona “perfetta” che possa essere a suo completo servizio, dimenticando che ogni essere umano ha dei limiti e dei risvolti imprevedibili. La cosa interessante è che di queste profonde incomprensioni molte volte, i partner non sono consapevoli (Minuchin et al., 1982).
È come se la coppia prima di formarsi sia già caratterizzata da ostacoli determinati da miti, credenze personali, malintesi, dialoghi impossibili, che finiscono per ucciderla e, nei casi più gravi, includendo in questa “battaglia” i figli (Madanes, 2000).
In realtà nella psicoterapia anche quando si vede solo una persona, si sta facendo terapia di coppia. Questo perché i problemi coniugali occupano la maggior parte del tempo del trattamento. Inoltre, se l’individuo cambia anche la relazione cambia o, può interrompersi.
Oggi ci si sposa di meno e più tardi. La durata di un matrimonio è più breve rispetto al passato e si contraggono molti più matrimoni, nel senso che una persona si sposa nell’arco della sua vita più di una volta. Questo sta a indicare che le relazioni sono a portata di mano e possono finire molto più facilmente.
In che modo lo psicoterapeuta può intervenire per modificare la relazione? La terapia di coppia ha l’obiettivo di individuare quelle modalità relazionali che sono disfunzionali per la coppia, sostituendole con nuovi modi di reagire e relazionarsi. In modo da giungere a trasformare i disaccordi in accordi, i possibili conflitti in alleanze.
In altri termini, utilizzare una comunicazione efficace può evitare non solo di evitare il conflitto, ma addirittura di creare maggiore vicinanza, comprensione e desiderio nella coppia. Quindi si possono trasformare situazioni sgradevoli in piacevoli, favorendo un cambiamento costruttivo.
La psicoterapia di coppia, quasi sempre, è richiesta da uno dei due partner. Più frequentemente è la moglie che la richiede, mentre l’altro è più riluttante.
Il trattamento
La terapia di coppia non riempie un buco, ma valorizza le risorse esistenti. La terapia non mette qualcosa dentro alle persone, ma dalle persone tira fuori qualcosa. Lo scopo della terapia è sempre incentrato sulle risorse, non su quello che manca.
Anche qui per ottenere dei buoni risultati si va leva su tutti quei comportamenti disfunzionali, tentate soluzioni, che più che risolvere il problema lo mantengono o addirittura lo peggiorano.
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