
Il sistema percettivo-reattivo caratteristico del disturbo ossessivo compulsivo è retto dalle tentate soluzioni di evitamento e controllo delle situazioni temute, mediante rituali compulsivi preventivi o riparatori.
Che cosa sono le compulsioni? Sono comportamenti ripetitivi messe in atto per ridurre il senso di disagio, l’ansia e la paura.
Lavarsi le mani ripetutamente, riordinare, controllare più e più volte se si è chiuso il gas, la macchina, o consistenti in azioni mentali, come il contare, pregare e così via.
Oltre ai classici riti di lavaggio, disinfezione, controllo, ripetizione di formule mentali, contare, ordinare le cose, trattenere le cose, i disturbi compulsivi ossessivi possono consistere anche di rituali inusuali, che devono essere eseguiti rigorosamente.
Prima di andare a dormire è sicuramente saggio controllare che le porte, i rubinetti, il gas siano chiusi. “Avrò chiuso la porta di casa a chiave?” Nel dubbio sarà bene che vada a controllare, e poi di nuovo. Così si trascorrerà la maggior parte del tempo a controllare.
Per evitare il panico, il soggetto si costruisce delle sequenze di azioni riparatorie o propiziatorie, che poi diventano compulsioni inarrestabili. Il vero disturbo diviene, quindi, l’incapacità di interrompere questi rituali. Ciò che doveva proteggere diviene ciò che aggredisce e tortura.
Il più delle volte le persone dichiarano di essere consapevoli dell’assurdità di tutto ciò, ma i loro sforzi di limitare questi rituali falliscono.
Cosa fare con una persona che una un disturbo ossessivo compulsivo? Oggi per fortuna esistono dei protocolli terapeutici scientificamente convalidati ed efficaci nella cura del disturbo ossessivo compulsivo. Quindi è importante intraprendere una terapia psicologica.
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