Burning Branding Cutting

Feb 18, 2015

Le varie forme di autolesionismo

Il Burning il branding il cutting sono forme di autolesionismo o di lesioni del corpo (incisioni, bruciature, lacerazioni) molto diffuse tra gli adolescenti. Il burning consiste nell’infliggersi bruciature di sigarette o lividi.

Il cutting consiste nel tagliarsi la pelle, senza avere l’intenzione di uccidersi. A questo scopo possono essere utilizzati diversi oggetti come lamette, chiodi, forbici, coltelli, fermagli, pezzi di vetro.

Il branding invece è caratterizzato dal marchiarsi la pelle con un ferro rovente.

Perché si ricorre a tali comportamenti autolesionistici? La lesione deliberatamente inflitta è un modo per sfuggire alla sofferenza. La ferita crea un rifugio provvisorio che consente all’adolescente un sollievo, ci si brucia per distogliere l’attenzione dalla tristezza, dal vuoto e quindi ci si concentra sul dolore fisico.

La lesione del corpo, attraverso il burning il branding e il cutting, non è assolutamente un segno di follia, ma è una modalità disfunzionale. Spesso il solo modo che una persona ha per distrarsi o sfuggire alla sua sofferenza interna. L’adolescente non trovando nessun’altra risorsa per fronteggiare il vuoto, la noia, il suo dolore mentale, trova nella ferita della pelle un rifugio, anche se provvisorio, per scaricare la tensione, l’angoscia che non lasciano più nessuna scelta.

Le bruciature sono spesso praticate sull’avambraccio o sul polso, perché sono le parti del corpo più facilmente visibili e immediatamente accessibili e che ricordano il controllo esercitato su di sé.

Il supporto di uno psicoterapeuta è molto importante, per trovare nuove e più funzionali strategie per far fronte alla tristezza o al senso di vuoto.

Gentile visitatore visitatrice, se vuole avere maggiori informazioni su questo argomento o chiedere un supporto può chiamare al 3470716419 o, cliccare su contatti. Ricevo su appuntamento a Ciampino, via Alessandro Guidoni, Roma, zona Castro Pretorio.

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