Ansia
L’ansia è un’emozione necessaria, che si attiva in una situazione di pericolo, ma che può trasformarsi in panico. Ma come è possibile che da svolgere una funzione protettiva, in circostanze di reale pericolo, si trasforma in un’angosciosa esperienza?
L’ansia ha permesso all’uomo di sopravvivere nel corso dei secoli, aiutandolo a fronteggiare meglio le situazioni più difficili e pericolose.
Quando l’ansia non è eccessiva può esserci utile, non solo davanti a un pericolo fisico, ma in tutte quelle attività, che richiedono concentrazione, precisione, come un colloquio di lavoro, prima di un esame. Viceversa, quando siamo totalmente rilassati durante una finale sportiva o un esame non possiamo dare il meglio di noi stessi.
L’ansia eccessiva compromette ogni tipo di prestazione, perché la persona si concentra sui sintomi anziché sul compito.
Eventi del tutto innocui fanno scattare il meccanismo dell’ansia, e sprofondare in una profonda e angosciosa sofferenza. Così l’aumento della frequenza cardiaca e della respirazione, funzionali in situazioni di reale pericolo, non lo sono più.
Il disturbo d’ansia è una risposta inappropriata e anacronistica, basata su una stima eccessiva del pericolo di una data situazione e su una svalutazione della capacità della persona di eseguire adeguatamente un compito. Per esempio, se si deve affrontare una sfida, un esame o un colloquio di lavoro, si ingrandirà la difficoltà e si trascureranno le proprie capacità.
Oggi per fortuna esistono dei protocolli terapeutici scientificamente convalidati ed efficaci nella cura dell’ansia. Gentile lettore/lettrice se sei interessato ad avere maggiori informazioni o chiedere un supporto su questa problematica, può chiamare al 347.0716419, o cliccare su contatti. Ricevo su appuntamento a Ciampino, via Alessandro Guidoni, Roma, zona Castro Pretorio.