Zoofilia e bestialità 

Nov 15, 2014

Zoofilia e bestialità

La zoofilia e bestialità sono delle parafilie spesso utilizzate come sinonimi, ma che stanno a indicare aspetti diversi nel procurarsi l’eccitazione sessuale.

La zoofilia è caratterizzata da un coinvolgimento non solo fisico, ma anche emotivo con un animale. E’ una relazione che supera il confine del semplice piacere sessuale. Il piacere provato nel avere rapporti sessuali con un animale è visto come un vero atto di amore, vi è un vero e proprio coinvolgimento emotivo.

Qui, per essere più chiaro, il sesso con un animale non rappresenta una semplice sostituzione del sesso con una persona, come invece avviene nella bestialità, dove non c’è nessun coinvolgimento emotivo. La bestialità era una pratica molto diffusa in ambienti sociali marginali o nelle società rurali dove il desiderio sessuale, quando non vi era la possibilità di essere soddisfatto con una persona veniva soddisfatto con un animale.

E’ comunque  un grande errore ricondurre tutto a un fenomeno tipico della cultura rurale o al soggetto emarginato con problemi mentali. Gli studi statunitensi mostrano, invece, una realtà ben diversa, che vede coinvolte persone con una buona posizione sociale, professionisti, insomma persone istruite.

La zoofilia e la bestialità non devono essere confuse con lo zoosadismo, caratterizzato da una forma di sadismo verso gli animali, che trova il proprio soddisfacimento in azioni dannose o nell’uccidere gli animali, oppure nell’assistere a scene cruente di questo genere.

Le motivazioni che possono spingere le persone ad appagare i propri desideri sessuali con con gli animali, come si è potuto capire sono molteplici. Queste motivazioni possono spaziare dalla semplice curiosità, alla crudeltà (sentirsi onnipotenti nell’avere il controllo sulla vita e sulla morte). Fino al provare un vero coinvolgimento emotivo con un animale.

I dati e i numeri sulla Zoofilia e la bestialità sono molto pochi, per questo sono parafilie considerate molto rare. Non ci sono dati attendibili, ma solo approssimativi. Questo è dovuto principalmente ai pochi casi clinici seguiti nei centri di igiene mentale o negli studi dei liberi professionisti.

La pornografia spesso utilizza racconti, film e fotografie pensati in funzione della risposta sessuale maschile. Infatti, utilizza come soggetti una donna o un bambino costretti ad avere rapporti sessuali con animali.  Il cane sicuramente è l’animale più utilizzato in questi filmati insieme al cavallo, ma la scelta è molto varia e include anche maiali, tori, mucche, e così via.

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