Il sadismo sessuale è una parafilia che consiste nel provare eccitazione e piacere sessuale dalla sofferenza psicologica o fisica, compresa l’umiliazione della vittima.

Il sadico nell’attività sessuale non desidera infliggere dolore o sofferenza, ma piuttosto sentire che la vittima vuole soffrire per arrivare all’orgasmo. Per il sadico è importante pensare che il dolore o la sottomissione producono piacere e che il partner goda di quanto gli viene inferto.

Dal sadismo sessuale sono escluse tutti quei contesti in cui l’atto sessuale “perverso” rientra nel comunissimo gioco erotico tra due amanti consenzienti.

Il sadico quando non è impegnato nell’attività sessuale non è interessato né alla crudeltà né al dolore.

Il sadismo sessuale sembra più espressione dell’eccitamento sessuale prodotto dal trionfo e dal potere e non dalla semplice sofferenza fisica inflitta all’altro. Infatti, l’umiliazione e la sottomissione sembrano avere un ruolo primario rispetto alla al dolore.

Tanti sono gli approcci psicologici che tentano di spiegare l’origine e le cause del sadismo sessuale. Sembra che l’ansia più che il solo desiderio sessuale possa giocare un ruolo fondamentale. L’atto sessuale avrebbe più la funzione di ridurre l’ansia e la tensione, quindi fornirebbe un sollievo momentaneo. Dopo di che, a questo sollievo momentaneo, seguirebbe un ulteriore ansia dovuta all’abbassamento dell’autostima e dai sensi di colpa

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